Tredici titoli d'opera, tra noti e meno noti, antichi o moderni, e quattro spettacoli di balletto
Si presenta indubbiamente attraente, la prossima Stagione Lirica e di Balletto del Teatro La Fenice. E come al solito ricca ed articolata, dal momento che prevede ben tredici titoli d’opera - alcuni mai visti a Venezia - viaggiando fra grandi pagine del repertorio italiano ed europeo, ed intriganti riscoperte musicali.
Un ben bilanciato mix di precedenti produzioni e di novità, più quattro appuntamenti dedicati al balletto, con mostri sacri della danza come John Neumeier, e talenti innovativi come quelli dei Pokemon Crew.
Due hit di Verdi
La Stagione 2024/2025 prenderà il via a metà novembre con l'Otello di Verdi, in un nuovo allestimento registico di Fabio Ceresa – reduce dal recente successo veneziano de Il Bajazet di Vivaldi – che poggerà sull’interpretazione musicale di Myung-Whun Chung; perseverando così in quell'indirizzo che ha visto aprirsi le scorse stagioni della Fenice con vari titoli verdiani posti sotto la sua attenta direzione.
All'incirca nelle stesse settimane, ed in occasione del ventennale dalla prima apparizione - coincidente con la riapertura della Fenice dopo l’incendio - verrà riallestita La traviata nella veste registica di Robert Carsen. Lo spettacolo è arcinoto, ma grande motivo d'attrattiva sarà il ritorno sul podio veneziano di Diego Matheuz.
...e ancora Verdi
Gli amanti di Verdi avranno un ulteriore motivo di soddisfazione. Sarà ripreso infatti a febbraio 2025 l'intenso Rigoletto riletto da Damiano Michieletto, sotto la direzione musicale di Daniele Callegari. E, per festeggiare il carnevale, torna in scena Il barbiere di Siviglia di Rossini nella classicissima regia di Bepi Morassi, e sotto la bacchetta di Renato Palumbo.
Altro capolavoro di fresca comicità, stavolta di primo '700, è Il trionfo dell’onore di Alessandro Scarlatti, che nell'inedita lettura registica di Stefano Vizioli e avendo Enrico Onofri responsabile della componente musicale, costituirà occasione a marzo per celebrare i trecento anni dalla morte del compositore palermitano.
Tra Romanticismo ed avanguardie del Novecento
Un pieno afflato romantico è invece quello che pervade Anna Bolena di Donizetti, programmata a cavallo fra marzo e aprile. Questa inedita produzione andrà nelle mani di Pier Luigi Pizzi, mentre la direzione musicale in quelle di Renato Balsadonna.
Quasi a bilanciare, sono previsti due diversi frutti del teatro musicale d'avanguardia del primo'900: a maggio sarà presentato l’esordio operistico di Kurt Weill, Der Protagonist, con la regia di Ezio Toffolutti; a ottobre il Wozzeck di Alban Berg, con la regia di Valentino Villa. In comune ai due allestimenti, la concertazione da parte d'uno specialista qual'è Markus Stenz.
...e Verdi ancora. Ma anche Poulenc e Puccini.
Il quarto titolo verdiano della stagione veneziana, previsto per metà maggio, prevede una nuova edizione Attila diretta da Sebastiano Rolli, ed affidato al regista Leo Muscato. Frédéric Chaslin tornerà a Venezia fra giugno e luglio per proporre un titolo emblematico del secondo '900, i Dialogues des carmélites di Poulenc. La regia è di Emma Dante, nell'ambito d'una coproduzione con l’Opera di Roma. Tocca poi a fine agosto ad un titolo amatissimo dal pubblico, la Tosca di Puccini, che vedremo in un nuovo allestimento di Joan Anton Rechi, e sotto la vigile bacchetta di Daniele Rustioni.
Nell’ambito della particolare programmazione “Opera per le scuole”, rivolta ai più giovani, ritornerà a fine gennaio 2025 Acquaprofonda di Giovanni Sollima, su libretto di Giancarlo De Cataldo, fortunata produzione dell'AsLiCo; mentre debutterà ad aprile il nuovo allestimento di’Arcifanfano re dei matti di Baldassare Galuppi, in coproduzione con l’Accademia di Belle Arti e con il Conservatorio B.Marcello di Venezia. Regia di Bepi Morassi, maestro concertatore e direttore Francesco Erle.
...ed ecco la danza!
Gli spettacoli di danza saranno quattro: a gennaio 2025 Romeo e Giulietta, coreografia di John Neumeier con l’Hamburg Ballet. A settembre La Cenerentola, di Prokof'ev, con la coreografia di Jean-Christophe Maillot con Les Ballets de Monte-Carlo.
Ai primi di ottobre España della Compagnia Larreal - Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma, quattro diverse coreografie con i colori ed i ritmi della danza bolera. Ed infine a metà mese Hashtag, su musiche del compositore e sound designer Flavien Taulelle, uno spettacolo di Riyad Fhgani per la compagnia lionese Pockemon Crew, compagine hip hop tra le più note. Presentato in Italia per la prima volta nel 2017, Hashtag verrà offerto con una rinnovata veste sonora.